Shoichi Saito
livello alla carrozzeria quando non in uso per assicurare un flusso d'aria regolare.
È palese che la GT sia stata progettata tenendo a cuore il conducente. Il piccolo ma perfettamente strutturato abitacolo, che si trova a 116 centimetri da terra nel suo punto di massima altezza, è posizionato appositamente in una posizione posteriore, fornendo non solo proporzioni perfette, ma un atteggiamento elegante ed esaltante. Una caratteristica singolare della GT è rappresentata dalle linee dei vetri dell'abitacolo. Il montante A si piega all'indietro formando un picco verso l'alto, mentre le linea dei vetri inferiore si curva nella parte posteriore per fluire in un punto preciso, seguendo la pendenza della linea del tetto.
All'interno, gli occupanti potevano usufruire di una visuale accogliente e ribassata, lungo il cofano motore e sulla strada davanti a loro. Gli eleganti sedili sportivi in pelle a coste erano abbinati a un lussuoso volante a tre razze, a un pomello del cambio e a un cruscotto rivestiti di palissandro impiallacciato.
Il guidatore poteva controllare la velocità e i giri del motore tramite due grandi quadranti con bordi cromati situati dietro al volante,
mentre, al loro fianco, cinque indicatori più piccoli riportano le informazioni secondarie. Al di sotto, gli occupanti disponevano di una radio con sintonizzazione automatica, mentre tutti gli altri interruttori e comandi secondari erano disposti in modo ordinato e a portata di mano.
Ma la 2000GT non era solo bella ed elegante. Sotto la sontuosa carrozzeria e gli interni lussuosi, si trovava un propulsore
aspettative: freni a disco servoassistiti su tutte le ruote, sospensioni indipendenti, differenziale a slittamento limitato e leggerissimi cerchi in lega di magnesio. Questi componenti, montati per la prima volta su un modello di produzione giapponese, assicuravano che il guidatore disponesse di tutti gli strumenti per prestazioni sicure e confortevoli.
Prima di essere messa in vendita nel 1967, la 2000GT lasciò il segno sui libri di storia così come sulla scena delle corse automobilistiche. Tra i vari record di velocità realizzati, i più pregiati comprendono 3 record mondiali e 13 record internazionali. Quest'auto ha inoltre ottenuto un notevole successo nelle gare tenute negli Stati Uniti e in Giappone, in particolare la 24 ore di Fuji del 1967.
Nel 1970, dopo soli tre anni e 337 vetture, l'ultima 2000GT uscì dalla fabbrica. È facile comprendere quanto sia speciale vedere quest'auto da vicino quando vi sono così pochi esemplari al mondo. La possibilità di esaminare da vicino il campione utilizzato in queste foto, ed esposto con il dovuto orgoglio al Louwman Museum nei Paesi Bassi, ha reso il tutto ancora più affascinante.
Non c'è dubbio che quest'auto, tra le più invidiate e rare vetture giapponesi, abbia messo in pratica le linee guida del leader del progetto, anche senza l'aiuto di James Bond. La Toyota 2000GT è stata giustamente riconosciuta come una delle migliori automobili al mondo.