SCHERMA PARALIMPICA
Nella sua infanzia Bebe ha perseguito tre passioni, che ha definito "le tre S": scuola, scoutismo e scherma, che ha cominciato a praticare quando aveva cinque anni. Alla fine del 2008 ha contratto una grave meningite: la necrosi ha portato all'amputazione di entrambe le gambe e le braccia. Nonostante la malattia e le sue conseguenze, è riuscita eccellere nella sua carriera sportiva, diventando una delle atlete più vincenti della sua disciplina: tre ori europei, due ori mondiali, e soprattutto il trionfo ai Giochi di Rio 2016. Supportata dai genitori, Bebe fa parte dell'organizzazione no-profit «art4sport Onlus», che promuove lo sport per i giovani disabili. Bebe è anche vincitrice dei Gazzetta Sports Awards 2018.