Undici le GR Yaris presentate al via per la gara di esordio del primo monomarca Toyota. Tre giorni di gara hanno messo in evidenza le caratteristiche di potenza ed affidabilità delle vetture e la forza degli equipaggi.
GR Yaris Rally Cup, il primo trofeo monomarca per i rallies di Toyota promosso a livello mondiale è partito questo fine settimana dalle strade del Rally di Roma Capitale, terza prova del Campionato Europeo Rally (ERC) e quinto atto del Campionato Italiano Rally (CIR).
Sono stati undici, i trofeisti che hanno avviato la sfida proposta nei tre giorni di gara romani, avviata venerdì sera con lo sfondo del magnifico scenario delle Terme di Caracalla, per proseguire nelle strade dell’entroterra, che hanno esaltato e divertito. Asfalti difficili, veloci, selettivi, che hanno messo a dura prova vetture e guardato in faccia gli equipaggi, ma anche evidenziato affidabilità e competitività delle GR Yaris, con nove vetture al traguardo sulle undici partite e riscontri cronometrici costantemente da categoria superiore.
Il primo alloro lo ha fatto suo il toscano di Pistoia Alessandro Ciardi, in coppia con l’omonimo Tondini (EmmeciRacing), grazie ad una condotta di gara autorevole ed una leadership mai messa in discussione dalla seconda prova disputata. L’avvio di gara, infatti, alle Terme di Caracalla nella serata di venerdì scorso aveva elevato i valtellinesi Marco Gianesini e Marco Berigonzi (New Star3) ma una volta ripartiti per la lunga prima tappa del sabato Ciardi ha preso subito il comando riuscendo a contenere con lucidità i ripetuti attacchi di una concorrenza che lo attaccava da più parti.
A fine prima tappa il pilota pistoiese si era lasciato alle spalle il bresciano Ilario Bondioni, con Sofia d’Ambrosio alle note (Elite Motorsport) con l’esiguo vantaggio di 5”4, con terzo il giovane “under 23” Federico Romagnoli, con al fianco Monica Rubinelli (Team Gino WRC), rallentato durante la terza prova dall’aver centrato una pietra trovata in traiettoria sulla carreggiata, rompendo un cerchio.
La seconda tappa ha visto Ciardi proseguire con autorità al comando, lasciandosi alle spalle un’accesa bagarre e vedendo anche sparire Bondioni, fermato da un guasto, per andare poi a vincere sotto la bandiera a scacchi con un vantaggio di 25”4 su Romagnoli.
“Arrivare a correre questo trofeo – ha commentato Ciardi all’arrivo – è stato il coronamento di un sogno, per me che non mi sono mai allontanato più di tanto dalle gare in Toscana e che ho sempre corso con budget limitati. Una macchina fantastica, la GR Yaris, e siamo solo all’inizio di una bella avventura, vedrete che soddisfazioni darà a tutti noi trofeisti e non solo!”.