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KINTO Italia e Comune di Venezia

Inaugurato il primo car sharing pubblico a idrogeno in Italia.
Tre Toyota Mirai Fuel Cell verranno posizionate di fronte agli arrivi dell’Aeroporto Marco Polo e saranno prenotabili direttamente dall'app KINTO Share.

Il giorno 19 giugno 2025 è stato inaugurato, alla presenza del Sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, e di Mauro Caruccio, CEO e Chairman di KINTO Italia e CEO di Toyota Financial Services Italia, il primo car sharing pubblico a idrogeno in Italia. Tre Toyota Mirai, vetture elettriche a celle a combustibile alimentate a idrogeno, si sono infatti unite alla flotta dedicata al servizio KINTO Share del Comune di Venezia.

La cerimonia di presentazione si è tenuta a Mestre, presso Forte Marghera, fortezza ottocentesca proprietà del Comune, recentemente riqualificata e ora luogo di interscambio culturale e fisico, simbolo dell’impegno verso la sostenibilità ambientale e sociale. Hanno preso parte all’evento le istituzioni, la stampa nazionale e locale e numerose aziende attive nel campo della mobilità e della filiera dell’idrogeno.

Nel 2018 è stato avviato il car sharing pubblico del Comune di Venezia, servizio che oggi, sotto il nome di KINTO, Mobility Brand del Gruppo Toyota, dispone di una flotta interamente Full Hybrid dislocata su 16 stazioni di prelievo in città, tra cui Piazzale Roma, Aeroporto Marco Polo e Stazione di Mestre. Il servizio di car sharing di KINTO è prenotabile direttamente tramite l’App KINTO Share EU e nella città può contare attualmente su oltre 6.000 utenti registrati e più di 63.000 noleggi effettuati che hanno permesso di risparmiare oltre 72 tonnellate di CO2 fino ad ora. In aggiunta, il servizio permette all’utente di usufruire del car sharing in 141 stazioni di prelievo in Italia, coprendo attualmente 18 regioni e 62 province.

Ora, il Comune di Venezia e KINTO Italia hanno inserito tre vetture Toyota Mirai nella flotta dedicata al servizio KINTO Share della città di Venezia, lanciando così il primo car sharing pubblico a idrogeno in Italia.

I mezzi a idrogeno sono già una realtà concreta per Toyota che produce in serie, dal 2014, l’autovettura Mirai, parola che in lingua giapponese vuol dire Futuro, diffusa in oltre 27.000 esemplari nei mercati che attualmente dispongono di un’infrastruttura di rifornimento. A Venezia, già dal 2022, Toyota Italia ha messo a disposizione del Comune due Mirai, con l’obiettivo di incentivare una mobilità a zero emissioni. La Toyota Mirai è infatti una vettura elettrica a celle a combustibile che, rifornendosi con idrogeno ad alta pressione (700 bar) in circa 5 minuti, garantisce un’autonomia di 650 km (ciclo WLTP) e produce acqua come unico prodotto allo scarico.

Sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro: "Venezia è ancora una volta protagonista dell’innovazione sostenibile. L’introduzione del primo car sharing pubblico a idrogeno in Italia, è il frutto di un percorso iniziato nel 2019 per la sperimentazione di un carburante che rilascia allo scarico esclusivamente vapore acqueo. Dimostriamo così che è possibile coniugare tutela ambientale, tecnologia avanzata e servizi efficienti per i cittadini e i visitatori. La collaborazione con KINTO e Toyota conferma la nostra volontà di investire in una mobilità sempre più pulita, moderna e integrata, in linea con la transizione ecologica che stiamo portando avanti a tutti i livelli. La nostra Città sta diventando un modello di riferimento nazionale, e questo progetto è un altro tassello concreto della Venezia del futuro: sostenibile, accessibile e all’avanguardia. Proprio qui, a giugno 2022, abbiamo aperto la prima stazione in Italia per la distribuzione di idrogeno quale gas di alimentazione per la trazione di veicoli privati (autovetture e mezzi pesanti) e autobus, e sempre qui nel 2023 abbiamo acquistato e introdotto i primi autobus ad idrogeno nel parco mezzi del servizio pubblico. Il prossimo passo sarà la costruzione del Parco dell’Idrogeno a Porto Marghera, per la produzione di idrogeno e il rifornimento di altri 90 mezzi.  Un segno concreto della volontà di presentare Venezia come Capitale Mondiale della Sostenibilità. Non ci limitiamo a parlare di transizione energetica: la stiamo realizzando con azioni concrete, nel rispetto dell’ambiente, del tessuto sociale e dell’equilibrio economico."

‘’Quello fra il Gruppo Toyota e il Comune di Venezia è un legame profondo e di lunga durata. Il lancio del servizio di car sharing Toyota a Venezia, nel 2018, testimonia come la visione innovativa di entrambe le parti di realizzare una mobilità sostenibile per il Comune di Venezia sia rimasta concreta e coerente negli anni. Dal 2018 il servizio KINTO Share è composto da una flotta interamente elettrificata a basse emissioni, ad oggi 50 vetture, che contribuiscono in modo tangibile a ridurre le emissioni di CO2 ed NOx e rendono gli spostamenti degli utilizzatori estremamente semplici grazie ad un servizio 100% digitale e facile da usare’’. Ha dichiarato Mauro Caruccio, CEO e Chairman di KINTO Italia e CEO di Toyota Financial Services Italia. ‘’Come è noto, la strategia di elettrificazione del Gruppo Toyota si basa su un approccio multi-tecnologico e l’inserimento a Venezia delle vetture elettriche a idrogeno Toyota Mirai segna un ulteriore passo in questa direzione e verso una mobilità innovativa e rispettosa dell’ambiente, perché queste vetture hanno come unico prodotto di scarico l’acqua. Al contempo questi veicoli garantiscono, lato utilizzatore, un’esperienza di livello e in linea con quella dei veicoli tradizionali sia in termini di autonomia che di tempi necessari per effettuare il rifornimento. Ringraziamo il Comune di Venezia per averci dato la possibilità di portare il nostro servizio di car sharing ad un livello superiore, facendo ancora una volta da apripista sul territorio nazionale’’.

L’avvio di KINTO Share a idrogeno a Venezia avviene al termine di una fase di test iniziata nel 2024, durante la quale le tre vetture Toyota Mirai sono state rese visibili a 10 utenti selezionati, frequenti utilizzatori del servizio, cui è stata data la possibilità di provare a titolo gratuito le vetture con la finalità di avere un sincero riscontro sul gradimento della vettura e dell’accessibilità a questa nuova tecnologia.

Le tre vetture Mirai, già disponibili in piattaforma, saranno vestite esternamente con la livrea istituzionale di KINTO Share ed una grafica che esalta la tecnologia ad idrogeno che le muove. Contengono inoltre al loro interno materiali informativi sul corretto utilizzo del servizio e sulle procedure per il rifornimento presso la stazione di servizio Enilive di San Giuliano a Mestre, dove un operatore provvederà a rifornire la vettura di idrogeno in circa 5 minuti, garantendo un’autonomia adatta al corretto esercizio delle vetture per la destinazione d’uso del car sharing di Venezia.

In aggiunta, il fleet team dedicato KINTO provvederà ogni mattina a verificare lo stato d’uso delle vetture e se necessario a rifornirle.

Le tre Toyota Mirai saranno posizionate presso gli stalli riservati del parcheggio multipiano Area ex Grinfan di Piazzale Roma e presso gli stalli riservati di fronte agli arrivi dell’Aeroporto Marco Polo, alcuni tra i parcheggi più utilizzati, con possibilità di prenotazione direttamente in app sia in modalità round trip che one way.

Il prezzo di noleggio delle MIRAI sarà di 4 euro l’ora, in linea con le altre vetture della flotta di Venezia, ma per incentivarne l’utilizzo gli utenti avranno fin dalla prima ora di prenotazione fino a 50 km di percorrenza gratuiti.

 

Osservatorio Auto e Mobilità della Luiss Business School

La giornata di inaugurazione del car sharing a idrogeno di Venezia è stata anche l’occasione per mostrare l’Hilux FC, prototipo in fase di sviluppo sperimentale, versione fuel cell del famoso pick up di Toyota, e presentare i risultati dell’Osservatorio Auto e Mobilità della Luiss Business School dal titolo ‘Prospettiva idrogeno per l’auto e la mobilità, analisi delle opportunità di crescita per l’Europa e l’Italia’. L’osservatorio, presentato da Fabio Orecchini, Professore Ordinario di Sistemi per l'Energia e l'Ambiente presso l'Università degli Studi Guglielmo Marconi, ha analizzato diversi Studi, Rapporti e Pubblicazioni e news presenti sia sui principali siti istituzionali, e di informazione politica nazionale ed internazionale, sia su siti di settore del mondo idrogeno.

Lo studio dell’Osservatorio Auto e Mobilità della Luiss Business School esplora il ruolo cruciale dell'idrogeno nello sviluppo di una mobilità sostenibile, analizzando le opportunità di crescita in Europa e in Italia. Basandosi su una ricognizione approfondita di politiche e strategie globali, emerge come l'idrogeno sia un pilastro fondamentale nella decarbonizzazione a livello mondiale.

In Europa, l'adozione dell'idrogeno pulito è vincolata a rigorosi criteri di addizionalità e contemporaneità dell'energia rinnovabile utilizzata, garantendo la sostenibilità del processo produttivo.

L'Italia, in particolare, sta investendo significativamente nel settore con 3,64 miliardi di euro dal PNRR, finanziando 61 progetti di "Hydrogen Valley" che prevedono l'installazione di elettrolizzatori per una produzione annuale di circa 7.000 tonnellate di idrogeno rinnovabile e una rete di 30 stazioni di rifornimento di idrogeno per trasporto stradale entro giugno 2026, oltre a 7 distributori per il Trasporto Pubblico Locale e 1 distributore presso un centro di ricerca dell’Enea.

La normativa europea AFIR (Alternative Fuel Infrastructure Regulation) richiede una rete di distribuzione capillare con stazioni di rifornimento di idrogeno compresso a 700 bar ogni 200 km sulle autostrade principali e in ogni città, sottolineando la necessità di infrastrutture dedicate. Lo studio dell’Osservatorio evidenzia l'idrogeno come una valida soluzione aggiuntiva rispetto agli accumulatori per l'elettrificazione della mobilità, enfatizzando che le scelte energetiche devono basarsi sull'efficacia complessiva, includendo in tale concetto la disponibilità delle risorse, il potenziale socio-economico, la rinnovabilità delle risorse primarie, l’impatto ambientale e la molteplicità di scelta.

L'Italia ha l'opportunità di sviluppare un'importante filiera industriale legata all'idrogeno, con un potenziale valore economico stimato tra i 4,5 e 7,5 miliardi di euro entro il 2030, e tra i 21 e 35 miliardi entro il 2050, generando centinaia di migliaia di nuovi posti di lavoro. Vengono esplorate le prospettive tecnologiche relative alla gestione e integrazione nella rete elettrica (P2P, P2G, P2H), alla mobilità ferroviaria e all'uso nei motori a combustione interna, oltre a metodi di produzione non elettrolitici.

L'idrogeno si presenta quindi, secondo lo studio, come uno dei vettori energetici chiave per raggiungere l'obiettivo zero consumo di risorse fossili e zero emissioni aggiuntive di CO2, offrendo un bilanciamento geopolitico e un'importante opportunità per lo sviluppo sia nel settore industriale che in quello della mobilità leggera e pesante.

20/06/2025